La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è una condizione che si sviluppa quando il contenuto acido gastrico risale in esofago superando le normali barriere anatomiche/funzionali determinando numerosi fastidi e abbassando la qualità della vita del soggetto.
Il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato; tuttavia, se questi eventi superano una determinata soglia, in termini di frequenza e durata, si verifica una vera e propria malattia.
In Italia colpisce una persona su tre e la probabilità della sua comparsa aumenta con l’avanzare dell’età e del peso corporeo.
Tra i sintomi più frequenti si riconoscono: bruciore di stomaco che può estendersi fino alla gola,
rigurgito acido e sapore spiacevole nella parte posteriore della bocca, alitosi, gonfiore addominale e flatulenza, difficoltà e/o dolore ad ingoiare (disfagia), mal di gola ricorrente, raucedine, tosse persistente e respiro sibilante (soprattutto durante la notte), infiammazione delle gengive, erosione dello smalto dentario e dolore toracico. Tali disturbi possono essere accompagnati, da un’infiammazione dell’esofago (esofagite) che, se protratta nel tempo, può favorire la comparsa di una condizione clinica che richiede una più accurata valutazione, chiamata “esofago di Barrett”.
I fattori che possono aumentare il rischio di reflusso sono principalmente: sovrappeso e obesità, utilizzo di determinati farmaci o presenza di particolari condizioni come l’ernia iatale, gastroparesi e stress.
Sebbene il punto cardine del trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo sia rappresentato dall’uso di specifici farmaci, dobbiamo tenere in considerazione alcune misure igienico-dietetiche e nutrizionali.
I cibi che più facilmente favoriscono il disturbo, e che quindi vanno evitati sono l’aglio, la cipolla, la cioccolata, la menta, la liquirizia, le spezie (pepe, peperoncino, paprika…), lieviti freschi (cornetti, brioches, pizza ecc..) e l’alcol; è inoltre necessario ridurre il consumo di alimenti fritti e, più in generale, di cibi ricchi di grassi saturi (come ad esempio quelli conservati). E’ importante mantenere il peso forma e dimagrire se si è in sovrappeso, fare pasti piccoli e frequenti, evitare pasti abbondanti la sera, non indossare abiti o cinture troppo stretti e rialzare la testiera del letto prima di coricarsi.
Un piano terapeutico nutrizionale redatto da un professionista può aiutare a ridurre significativamente la sintomatologia del disturbo.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |